valutazione di stabilità alberature

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Visual Tree Assessment

valutazione integrata di stabilità delle alberature

La metodologia di valutazione integrata dell’albero consiste in una valutazione visuale da terra di tutte le caratteristiche dell’albero importanti ai fini della determinazione delle condizioni di salute e stabilità. L’analisi visiva potrà essere integrata da approfondimenti diagnostici e/o strumentali sulla base della sintomatologia riscontrata.

analisi visiva

Clinometro

La metodologia di valutazione delle condizioni di stabilità dell’albero consiste in un’analisi visiva, da terra e/o in pianta, di tutte le parti dell’albero finalizzata all’individuazione di anomalie che sottintendono deficit strutturali o patologie di diversa origine.
Si procede alla verifica visiva di tutte le parti epigee, mentre per il colletto e l’apparato radicale nelle immediate vicinanze viene utilizzata una sonda metallica graduata atta a verificare la presenza di eventuali marciumi, carie o cavità, il colletto e l’apparato radicale vengono ispezionati con semplici attrezzi da scavo a mano per verificare meglio l’eventuale presenza di carie o marciumi radicali.
Vengono scattate tutte le foto necessarie a descrivere e documentare lo stato della chioma, del tronco e del colletto, gli eventuali difetti riscontrati e compilata una scheda che tiene conto di parametri fitopatologici e strutturali.
In base ai punteggi assegnati per ciascun elemento della scheda fitopatologica e della scheda strutturale viene determinato il livello di sicurezza della pianta.

Su tali basi vengono quindi fornite valutazioni di sintesi molto importanti al fine di determinare il giudizio finale, quali:

Propensione al cedimento (C.P.C.) – Definisce il grado di pericolosità e la frequenza dei ricontrolli e consente di standardizzare il giudizio dell’albero;
Probabilità di colpire il bersaglio – Definisce la possibilità che l’albero o una sua parte possa, cadendo, colpire un bersaglio;
Possibile entità delle conseguenze del cedimento in relazione al bersaglio.

Infine vengono riportate le prescrizioni necessarie per la gestione della pianta:

tipo di intervento che si ritiene opportuno adottare e sua urgenza;
eventuali approfondimenti di indagine (analisi particolari o in quota);
programma di monitoraggio cui la pianta dovrà essere sottoposta.

analisi strumentale

Analisi strumentale

Una volta individuate anomalie a carico dei tessuti interni, si può procedere all’analisi strumentale, in grado di misurare la porzione residua di legno sano, parametro direttamente correlabile con il fattore di sicurezza dello stesso.
Il trapano densitometrico è lo strumento adottato nel 90% delle indagini strumentali, in quanto è poco invasivo, rapido e molto preciso. L’indagine ha la funzione principale di quantificare e localizzare eventuali aree di decadimento interno sul tronco e cordoni radicali, zone sottostanti al colletto e branche principali soprattutto nella zona di inserzione della chioma.
Il profilo di densità prodotto dal trapano densitometrico consente di misurare le variazioni di densità tra aree di legno estivo ed aree di legno primaverile permettendo in questo modo conte anulari ed analisi di curve di crescita dei soggetti arborei. Inoltre i profili mettono in evidenza eventuali anomalie a carico dei tessuti interni in maniera da quantificare lo spessore del legno intatto, la presenza di barriere di reazione.
Il legno decomposto o in via di decomposizione, a causa di carie, viene evidenziato dai profili di densità dal momento che il decadimento causa una riduzione della resistenza meccanica alla perforazione. Il profilo di densità è visualizzato immediatamente e contemporaneamente memorizzato dallo strumento ed è quindi possibile scaricarlo su PC ed elaborarlo con il suo software specifico.
Il tomografo sfrutta le proprietà della diffusione del suono nel legno per produrre una “fotografia” dell’interno dei tronchi, un’immagine che riporta le parti di legno sano, le cavità e il legno degradato. L’analisi tomografica è un test poco invasivo, semplice, rapido e di immediata comprensione.
Il procedimento si compie in pochi secondi e termina con la produzione di un’immagine nitida della sezione interna del tronco. Quando si effettuano più tomografie a diverse altezze sullo stesso tronco il software interseca le immagini e produce l’immagine a 3 dimensioni dell’interno del fusto, in questo modo è possibile valutare anche l’estensione in altezza delle degradazioni del legno.
Le immagini e le grafiche elaborate consentono ai tecnici di misurare gli spessori di legno sano, l’estensione delle alterazioni ed il loro andamento. Si tratta di informazioni utili e a volte necessarie per stabilire le classi di rischio degli alberi esaminati.
L’analisi strumentale viene eseguita ricorrendo ad un trapano densitometrico PD400® della IML Gmbh e un tomografo FAKOPP Arbosonic 3D®.

iGreenproject è tra le prime aziende in Europa ad utilizzare il nuovo dispositivo della Fakopp Enterprise Bt. per la valutazione dinamica di stabilità degli alberi. Allo stato attuale, la prova di trazione, seppur universalmente accettata e supportata da rigorosi studi scientifici come più avanzato metodo di analisi di stabilità, presenta alcuni inconvenienti, sia in termini di affidabilità che di facilità nell’applicazione. Il nostro nuovo concetto, la determinazione dinamica stabilità della radice, si basa invece su carichi di vento reale, ed è quindi più adatta per la valutazione dei rischi della vita reale di un albero. Il sistema è composto da:

Un anemometro digitale. Uno strumento per la misurazione della velocità del vento posti in corrispondenza o vicino all’albero da valutare. A seconda del vento velocità DynaRoot può fornire dati affidabili, anche con le misure prese ad alcuni chilometri. L’anemometro viene installato in aree prive di edifici o altri oggetti che possono ostruire il vento, ad una altezza di almeno 10 metri. La prova dura circa 3 ore con venti a 25 km/h.
Un inclinometro biassiale. Uno strumento installato al colletto che misura l’inclinazione del tronco in due direzioni perpendicolari. Lo strumento fornisce dati molto precisi sull’inclinazione.

I dati, rilevati vengono trasferiti dal anemometro e inclinometro su schede di memoria o in modalità Wi-Fi. Il software suddivide i dati in per intervalli e calcola i parametri statistici che vengono utilizzati per la valutazione della stabilità albero.
Una volta caricati i dati nel software di valutazione DynaRoot e si ottiene il fattore di sicurezza (vedasi paragrafo successivo).

analisi modellistica

Accanto a questi rilievi, un’ulteriore strumento di approfondimento è dato dall’analisi basata su modelli matematici, in particolare con l’ausilio del software Treecalc® della Brudi & Partners GmbH, che simula l’effetto del vento sull’alberatura in esame, tenendo in considerazione la geometria della chioma, le proprietà specie-specifiche del legno e le condizione del tronco.
I calcoli circa il carico di vento utilizzati sono coerenti con gli standard europei EN 1991-4-1/NA:2012-12, mentre i dati relativi alle caratteristiche bio-meccaniche dei legni derivano dal Stuttgarter Festigkeitskatalog (Wessolly, L. 1989) e dagli studi condotti da Gwendolyne Lavers. In ultima istanza è possibile stimare l’influenza di cavità, danni e caratteri del fusto sulla pericolosità del esemplare.
Il risultato del algoritmo è il fattore di sicurezza ( safety factor ) inteso come

Sf = carico ammissibile / carico massimo previsto

Valori superiori ad 1,5 garantiscono la sicurezza dell’albero.
Treecalc® costituisce un supporto all’analisi visiva e strumentale e deve essere utilizzato solo da personale formato e con esperienza in materia di statica degli alberi.
Identici presupposti stanno alla base dei software forniti dalla Fakopp per lo studio dei rilievi eseguiti con tomografo Arbosonic 3D® e Dynaroot®.

I nostri tecnici hanno, nella loro decennale esperienza, valutato più di 15.000 piante, curato i censimenti del verde di Città come Gorizia, Grado, Cividale del Friuli e Pordenone, analizzato le alberature di FVG Strade SpA, oltre che prestato le loro consulenze a numerosi centri minori del Friuli V.G., ed arrampicato antichi alberi veterani per analizzarli e curarli. Il dott. agr. Ivan Snidero, socio in iGreenproject, è tra i pochi tecnici in Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione European Tree Technichan.

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